Gli ambasciatori ALMULLA e SEBASTIANI ospiti del club per l’UNESCO di Lucca per la tavola rotonda “Le Scoperte Scientifiche e Tecnologiche al servizio dell’Umanità: dall’esperienza del Kuwait all’esperienza dell’Italia ”

Nella giornata di sabato 12 gennaio il nostro club ha avuto l’onore di accogliere Adam Almulla, Amb. del Kuwait presso l’UNESCO e Pietro Sebastiani, Amb. d’Italia presso la Santa Sede.
Nel decennio dell’avvicinamento delle culture, proclamato dall’UNESCO ad Astana nel 2013, la presenza dei due ambasciatori ha inteso rafforzare i rapporti della società civile, delle istituzioni e della comunità scientifica presente in Lucca con un paese, quale il Kuwait, che rappresenta il quarto fondo sovrano al mondo. In questa linea, il governo kuwaitiano sostiene, presso l’UNESCO in Parigi, il premio Emir Jaber Al Ahmad Al Jaber Al Sabah per l’empowerment digitale delle persone con disabilità.
A seguito della partecipazione della direttrice Rondinella alla cerimonia della consegna dei riconoscimenti 2018 del premio in cui l’Italia ha presentato il progetto OSO di Fondazione Vodafone, si è inteso invitare a Lucca l’Amb. Almulla con l’intendo di presentare nel dicembre 2019 una candidatura o partecipazione italiana al premio attraverso i traguardi raggiunti dalla ricerca nell’ambito della robotica applicata alla disabilità.
A tal fine, in accordo con la Scuola IMT Alti Studi Lucca, è stata organizzata la tavola rotonda dal titolo: “Le scoperte scientifiche e tecnologiche al servizio dell’Umanità: dall’esperienza del Kuwait all’esperienza dell’ Italia”.
Obiettivo dell’incontro quello di far conoscere e presentare all’amb. del Kuwait presso l’UNESCO l’attività di ricerca e alta formazione presente in Lucca così da istituire rapporti con le istituzioni scientifiche del Kuwait negli ambiti di comune interesse, ma soprattutto con l’intendo di presentare i progressi della ricerca in ambito robotico, in quanto in Kuwait si sta costruendo il più grande ospedale pediatrico del mondo e il governo porta avanti un importante lavoro sulla disabilità e sulla riabilitazione e la scuola Imt, fa parte del consorzio internazionale che si occupa del progetto SoftPro, finalizzato a progettare nuove protesi robotiche e esoscheletri per la riabilitazione dell’arto superiore.

Dopo i saluti del direttore della scuola Imt, Pietro Pietrini, dell’assessora alle politiche formative del Comune di Lucca, Ilaria Vietina, e del presidente del club per l’UNESCO di Lucca, Raffello Nardi, ha preso la parola l’amb. Almulla che ha calorosamente salutato i presenti, ringraziando Imt e il club UNESCO di Lucca per l’opportunità di poter approfondire temi così importanti.
E’ seguita la tavola rotonda aperta da Mirko Daniel Garasic, ricercatore presso la cattedra UNESCO di bioetica e diritti umani e professore di bioetica alla Luiss, che ha fatto una panoramica sulle implicazioni etiche della robotica e dell’intelligenza artificiale. Emiliano Ricciardi, professore di psicobiologia e psicologia fisiologica a Imt, ha poi illustrato le potenzialità e le applicazioni dell’integrazione tra neuroscienze e robotica mentre Antonio Bicchi, coordinatore del progetto SoftPro, professore di Robotica all’Iit di Genova e all’Università di Pisa dove dal 1990 è a capo del gruppo di Robotica del Centro interdipartimentale di ricerca Piaggio, è sceso nel dettaglio dei progressi fatti in questo campo negli ultimi 20 anni, concentrando il suo intervento sulla cosiddetta soft robotics, quel ramo della robotica che si occupa della costruzione di protesi con una struttura non rigida.
L’ambasciatore Sebastiani nel suo intervento ha illustrato alcuni progetti eccellenti in questo ambito sostenuti dalla cooperazione allo sviluppo, ricordando anche il contributo che i centri di Categoria 2 dell’UNESCO e le Cattedre Universitarie UNESCO, dislocate su tutto il territorio nazionale, offrono nell’ambito della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica. Ha ricordato ai circa 80 studenti del Itis Fermi, presenti all’incontro, che gli scienziati sono forse le persone più influenti nel mondo di oggi. Sono responsabili non solo dei grandi progressi concreti nel campo della medicina e della tecnologia, ma danno anche una profonda comprensione di ciò che il mondo è e come funziona.
L’incontro si è concluso con l’intervento di Matteo Giannini, studente al quarto anno dell’Itis Fermi che ha presentato la sua scuola e le attività di laboratorio e di ricerca portate avanti all’interno del corso di bio-robotica.