Comunità di memoria tecnologie e inclusione sociale – Progetto di contrasto alla povertà educativa

Il progetto prenderà il via lunedì 16 marzo 2020.

Vuole essere un’occasione di risposta per quei minori che non riescono a emanciparsi dalle condizioni di disagio delle loro famiglie e non hanno opportunità educative.

In questo momento in cui le scuole si stanno tutte attrezzando per la didattica a distanza (on-line) una chiavetta internet e un pc possono fare la differenza.

Il nostro ruolo oggi è più che mai vicino alla nostra comunità, in particolare alle aree periferiche interne e montane della lucchesia, ed è quello di favorire l’attivazione di percorsi di resilienza, grazie ai quali si potrebbero di fatto raddoppiare la possibilità di migliorare le competenze dei minori.

Implementare soluzioni tecnologiche adeguate alle diverse realtà rende possibile superare la ristrettezza dell’ambiente sociale che limita le possibilità di confronto e tende a ridurre gli stimoli e le opportunità.

La sperimentazione di modalità della conduzione di attività didattiche in collaborazione con altre realtà scolastiche appartenenti a territori diversi può rappresentare un’opportunità reale per superare i limiti derivanti dall’isolamento e dalla dimensione limitata dei territori e degli ambienti sociali. Il carattere originale delle nostre scuole delle aree dell’Appennino Toscano sta nell’essere piccole comunità che sono particolarmente utili per un’accelerazione dei processi di innovazione che sono in corso in tutte le 15 scuole della rete del Club per l’UNESCO di Lucca.

Le piccole scuole tradizionalmente rinsaldano e conservano i propri tratti distintivi culturali e storici divenendo grandi comunità di memoria. Il loro rapporto con l’ambiente naturale, sociale e culturale può rappresentare una risorsa dalle forti potenzialità innovative nel momento in cui lega l’apprendimento alla realtà valorizzandola nel rispetto delle vocazioni territoriali. Anche il numero ridotto degli studenti rappresenta certamente un elemento di “vantaggio” per l’avvio di innovazioni curricolari che permettano un’organizzazione più flessibile dei percorsi di apprendimento.

Il ruolo del club per l’UNESCO di Lucca nella comunità educante è quello di accompagnare le scuole nei percorsi nella lotta alla povertà educativa, ed è determinante tanto nelle attività scolastiche che extrascolastiche realizzate sulla piattaforma digitale, quanto nel dialogo che si instaura con il territorio, con le famiglie, con le associazioni e con le altre istituzioni.

Il focus del nostro intervento si concentra sul concetto di inequality, associato alla piccola scuola, sul valore della rete e sulle azioni per il cambiamento educativo e per il miglioramento dei processi di formazione e di apprendimento nei territori isolati e con pluriclassi.

Riprendendo anche i più recenti rapporti del MIUR sul contrasto del fallimento formativo e della povertà educativa, il nostro progetto promuove il valore della rete come elemento per la ricchezza educativa.

Questo progetto, altamente partecipato, supporta circa 33 famiglie di minori selezionate dagli Istituti Scolastici che da lunedì 16 marzo riceveranno un pc usato e una chiavetta internet a consumo illimitato per tutto il periodo di chiusura delle scuole.Tutti i docenti, membri del club per l’UNESCO di Lucca, di ogni ordine e grado supporteranno volontariamente  questi minori per l’apprendimento on-line.

A partire da lunedì 16 marzo 2020 fino al venerdì, a tutti gli studenti della rete delle scuole associate con il club per l’UNESCO di Lucca (si tratta di 15 Istituti) dalle ore 15.00 alle 16.00, verranno inviati i link delle Meraviglie d’Italia e del Mondo dei Siti Patrimonio dell’Umanità attraverso i video selezionati dal club per l’UNESCO di Lucca. Al termine i ragazzi potranno interagire sulla piattaforma Skype e fare domande agli Storici dell’Arte del club per l’UNESCO di Lucca con il supporto anche dei docenti di Storia dell’Arte dell’ Associazione (ANISA). 

Riteniamo che queste attività costituiscano un’importante opportunità per avviare un dialogo che possa portare a una sinergia di azioni nei percorsi di didattica a distanza, che oggi si rendono obbligatori, contrastando così la dispersione, la fragilità sociale e la povertà educativa.